L'IRREGOLARE: O IL MIO ITINERARIO CHANEL

Misteriosa per chi le stava vicino, decisa a cancellare ogni traccia del suo passato, delle sue origini, perfino della sua famiglia, Gabrielle Chanel è stata per tutta la sua esistenza un'"irregolare" in una società conformista, e forse non dovremmo non cercare altrove il segreto di il suo prodigioso successo. Seguendo il percorso opposto a quello che l'aveva portata a Elle, Adrienne, romanzo di cui la famosa sarta è stata l'ispiratrice e non la modella, Edmonde Charles-Roux ha dovuto sgomberare un'intera vita di bugie o di confessioni abilmente mascherate da mostrarci la bambina delle fiere delle Cévennes, nata per caso a Saumur, l'orfana dimenticata in un convento della Corrèze, la piccola abitante delle canonesse di Moulins, che presto diventerà una “poseuse” in uno spettacolo della guarnigione, dove canterà “Chi ha visto Coco al Trocadéro?” ". “Gomeuse” a Vichy, e anche una donatrice d'acqua, colei che i suoi numerosi amici l'hanno soprannominata dall'età di vent'anni, ha dovuto farsi strada. “Irregolare”, certo – nel senso equivoco e proustiano del termine – ma sempre marginale, indipendente, ambiziosa, e già sicura del suo destino eccezionale. Non sono pochi gli uomini e le donne famosi che non si siano avvicinati a lei, tanto che la sua vita si intreccia con la storia del periodo tra le due guerre. Cocteau, Picasso, Max Jacob, Reverdy, Misia Serf, l'amico di una vita, Diaghilev, Stravinsky, compaiono tutti qui perché sono stati testimoni intimi di questa straordinaria avventura. Attraverso questa carriera movimentata, Edmonde Charles-Roux racconta la storia di una donna unica, raccontando allo stesso tempo i settant'anni di questo secolo. Questo ritratto di una famosa sconosciuta è molto più di un ritratto: l'epopea di un romanzo vissuta e vissuta come un romanzo dalla sua eroina.