JEAN PAUL GAULTIER: PUNK SENTIMENTALE
Livre paru en 2010 en francese.
Lavoratore frenetico e scherzoso sulla cinquantina, Jean-Paul Gaultier ha iniziato la sua carriera riciclando di tutto: lattine, poltrone di pelle usurate, paglia e animali di peluche. Le sue prime parate furono improvvisate, addirittura raffazzonate. Ma osa... Eccentricity diventa un marchio francese nel 1978 grazie a lui. Fiuta i movimenti sociali, spiega questa curiosa formula: “la moda viene dalla strada”, euforizza e stimola il mondo congelato del fashion design. Il primo, fa sfilare neri e arabi, donne grassocce e anziane. Le tradizionali categorie di brutto e bello vengono, grazie a lui, definitivamente sfumate. I conservatori sono preoccupati e lo definiscono un impostore. Gli anni Ottanta sono tuttavia firmati Gaultier: festosi, vinilizzati, misti, gay. Lo spostamento degli anni ’90 sottolinea la sua attitudine al cambiamento. Lo stilista pop vuole le sue righe griffate Haute Couture: le ottiene vestendo icone dello spettacolo – Madonna gli affida i suoi outfit di scena. Non ultima, gli è stata affidata la maison Hermès. Senza negare un anticonformismo viscerale, possiamo disegnare abiti bianco sporco per la borghesia del Faubourg Saint-Honoré? Può. Allo stesso tempo, l'enfant terribile della moda si offre una sede lussuosa: il Futuro del Proletariato, rue Saint Martin, un vero e proprio palazzo di un maharaja postmoderno. Il fiorente business della sigla JPG giustifica tanta dissolutezza: per lui lavorano 120 persone e il suo fatturato ammonta a 30 milioni di euro. A poco a poco si afferma come l'anti-Karl Lagerfeld: la moda non è una cosa seria... Radioso, accattivante, mediatico ma modesto e discreto, pensiamo di sapere tutto di lui, ma è un'illusione. Il suo compagno Francis Menuge morì di AIDS nel 1990, la ferita non si rimarginò. Tocca tutto: cinema (Besson, Almodovar), palcoscenico, arti visive e propone persino alla Fondazione Cartier una mostra di panetteria fatta di abiti Couture a forma di baguette! Idolificato dalla comunità gay, adorato dagli eleganti, profuma il pianeta con un succo racchiuso in un piccolo busto di Barbie decapitata, il ragazzaccio di platino che non si prende sul serio - etichetta rarissima nella tribù Couture - è molto di più che un Creatore. Dal lancio nel 1983 del “boy toy”, questo nuovo look da marinaio con il suo top da marinaio a righe bianche e blu, passando per lo scandalo degli uomini in gonne e corsetti conici per le ragazze. Questa biografia racconta la storia di un bambino pazzo, un autodidatta dedito al varietà, un couturier ready-made, un falbala man che si è fatto da sé, nato ad Arcueil, un triste sobborgo.
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