IL LIBRO DELLA MODA

Il primo uomo che pensò di coprirsi inventò l'abbigliamento; chi ha cambiato abito ha inventato la moda. Poi arrivò colui che decise di mettere il suo nome sulla sua creazione: inventò l'alta moda. Nascono i grandi couturier: Worth, il primo, nel XIX secolo, poi Doucet, Poiret, Mme Grès, Chanel, Saint Laurent, Rykiel, Lacroix, Gaultier... Attorno a loro, e per dare sostanza al loro ingegno, organizza il mondo segreto delle case di moda con la loro gerarchia e il loro know-how. Nel corso dei decenni, seguendo i capricci della storia o le innovazioni tecnologiche, le metamorfosi si susseguono: le forme cambiano (per poi ritornare), come la silhouette di donne la cui bellezza viene instancabilmente celebrata. È di questo universo esigente e insieme frivolo che racconta Le Bouquin de la mode.
Progettato da Olivier Saillard e da un'équipe di specialisti, questo volume comprende anche un'antologia di testi, i più antichi dei quali risalgono al XIV secolo e i più arditi al XXI. Gli scrittori sono sempre stati testimoni della moda del loro tempo; alcuni hanno cercato di “sistematizzarlo”, altri lo hanno deriso o ingigantito. È ovunque, spesso nascosto nei dettagli degli accessori, in una borsa che allunga il braccio di una ragazza, nei gioielli, nei profumi, nel trucco. A volte la Moda parla, e instaura deliziosi dialoghi con la Virtù o con la Morte. Poi interroga chi fa di lei e chi la segue la regina del mondo moderno.